di Salvo Zappulla
Dopo il brillante successo riportato con Capo Scirocco, Emanuela Ersilia Abbadessa si ripropone ai suoi lettori con questo nuovo romanzo ambientato a Catania verso la fine dell’Ottocento. L’autrice prende spunti (ma solo spunti) da personaggi realmente vissuti per imbastire una storia accattivante. Fiammetta, la protagonista del romanzo, brilla di luce cristallina, annienta con la sua personalità gli altri protagonisti, che pure non sono personaggi da poco. Eroina e portavoce di tutte le ingiustizie subite dalle donne nel corso dei secoli. Quasi una sfida quella di Ersilia, come a volersi fare beffe delle soverchierie; come a voler dimostrare che la letteratura è in grado di regalare l’immortalità, rivoluzionare menti e preconcetti. Fiammetta, la continentale, irrompe come un tornado a infrangere regole e tabù in una Sicilia arcaica e maschilista; si ribella a un’esistenza piatta e di sottomissione al marito; si tira fuori dal pantano di gretto materialismo cui l’avevano destinata le represse sorelle Strazzeri, quest’ultime tratteggiate dall’autrice con raffinata ironia nel loro perbenismo ipocrita. Emanuela scava nei sentimenti delle persone, indaga, intreccia passioni, vulnerabilità, prepotenze e malcostumi. Intanto Verga e Mario Rapisardi, dalle rispettive tombe, si stanno ancora sfidando a duello, consapevoli della magra figura rimediata.
Autore: Emanuela Ersilia Abbadessa
Anno 2016 – Pagg. 382 – € 19.00